Rassegna stampa MondoFarmacia 10-16 agosto
Agosto 16, 2023Diabete mellito di tipo 2: uno studio sulla colazione. Diabete di tipo 2 ed alimentazione. Un binomio inscindibile
Agosto 20, 2023È stato pubblicato proprio in questi giorni su Milano Finanza un articolo molto interessante del Dr. Marco Alessandrini, che alcuni ricorderanno come relatore al I Convegno di MondoFarmacia nel mese di ottobre dell’anno scorso e responsabile divisione Health e Pharma della Banca del Fucino. L’articolo, mettendo a confronto due strutture fino a poco tempo fa largamente presenti sul territorio, come banche e farmacie, analizza come è cambiato, e continua a modificarsi, il sistema economico delle farmacie.
Infatti, se per molti anni la farmacia è stata considerata un modello finanziario virtuoso ed affidabile con margini e profitti in costante espansione, le continue modifiche legislative che si sono succedute negli ultimi vent’anni, come giustamente riferito nell’articolo, ne hanno minato irreversibilmente la marginalità a fronte di costi fissi sempre in aumento. A ciò si aggiunge che banche e strutture finanziarie sono sempre più resistenti a concedere crediti nei confronti dell’impresa farmacia che non può più contare, se non in misura largamente inferiore rispetto al passato, sull’ombrello protettivo di un SSN sempre più compresso che non solo ne riduce i profitti ma non può più svolgere, proprio per i ridotti volumi, quella funzione di “garante” nei confronti dei finanziatori che ha rappresentato per decenni un vero e proprio biglietto da visita mediante il quale la farmacia otteneva con estrema facilità supporto finanziario dal sistema bancario.
A ciò si aggiunge ed anche in questo caso viene bene evidenziato nell’articolo, la profonda crisi in cui versa, in particolare negli ultimi anni, la distribuzione intermedia costretta anch’essa a confrontarsi con un aumento esponenziale di costi fissi (non ultimo quello dei carburanti) a fronte di margini molto ridotti. Distribuzione intermedia che da oltre quindici ha spesso sostenuto il sistema finanziario delle farmacie non solo con gli sconti ma anche con dilazioni in alcuni casi molto importanti e che hanno spesso sostituito il sistema creditizio offerto dalle banche. Un tema fondamentale quest’ultimo nei confronti del quale molti operatori del settore, compreso il Consiglio di MondoFarmacia, hanno tentato di allertare i colleghi a non ricorrere a dilazioni di pagamento sempre più lunghe che ponevano il rischio, come sempre più spesso sta accadendo negli ultimi mesi, di un’esposizione finanziaria sempre più importante con il pericolo per la farmacia di dover rientrare velocemente dalla propria situazione debitoria provocando spesso crisi di liquidità difficilmente sanabili.
Fatta questa necessaria considerazione il parallelo tra presenza territoriale delle banche sempre più ridotta e quella delle farmacie sempre più in aumento mi trova parzialmente d’accordo per la semplice ragione che i due sistemi sono così diversi che non è possibile confrontarli. Il sistema bancario nel corso degli anni, come è ben noto, ha subito innovazioni tecnologiche così importanti da rendere in moti casi superflua la presenza fisica sul territorio. L’aumento esponenziale dei servizi offerti tramite home banking e relative app tramite i quali l’utente può oramai svolgere quasi tutte le operazioni bancarie rendono la presenza umana sempre meno importante a fronte di costi anche in questo caso in costante aumento. Discorso opposto ovviamente per le farmacie il cui aumento sul territorio è dovuto certamente alle modifiche normative riportate anche nell’articolo ma anche ad orari a mio avviso non più compatibili con le risorse economiche delle nostre strutture.
Cosa aspettarsi per il futuro? Certamente una farmacia che necessiterà sempre di più di una gestione finanziaria attenta e oculata con particolare riferimento ai margini e, ove possibile, ad una riduzione dei costi. Sicuramente una farmacia ancora radicata fortemente sul territorio, nonostante l’aumento importante anche nel nostro settore delle vendite a distanza, ma con un farmacista che se vorrà rispondere in modo adeguato alle nuove esigenze dovrà formarsi con un aggiornamento professionale sempre più mirato e costante. Sarà questa la nostra vera sfida per il futuro: se vogliamo accreditarci come presidio sanitario del territorio a tutela della pubblica salute dobbiamo ridurre buona parte dell’immagine commerciale che ha caratterizzato la farmacia italiana negli ultimi trent’anni riappropriandoci del nostro ruolo professionale che ci compete: la strada tracciata dai nuovi servizi va in questa direzione ma non basta perché per sopravvivere la farmacia italiana avrà bisogno sempre di più del farmaco ed in particolare del farmaco innovativo con un farmacista sempre più formato e preparato ed una farmacia in grado di offrire un supporto ed una consulenza professionale sempre più orientata allo sviluppo di una medicina territoriale che è oramai ineludibile.
Dr. Antonino Annetta
Vice coordinatore MondoFarmacia