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Luglio 25, 2023Le manifestazioni del Long-Covid hanno riportato l’interesse su una domanda lasciata irrisolta per lungo tempo: i virus prediligono siti peculiari del corpo umano dove stazionano ed esercitano un danno maggiore riscontrabile anche a distanza di tempo dalla prima manifestazione sintomatica? Come agiscono in tal senso?
In qualità di farmacisti abbiamo avuto parte attiva nel monitoraggio della sintomatologia del long-Covid, talvolta di natura cardiologica, ma anche di interesse polmonare e dermatologico. È noto da tempo che i virus hanno la peculiare caratteristica di trovare i loro siti di permanenza, definibili “siti santuario”, dove manifestano la loro attività anche a distanza di tempo. Tali siti includono classicamente il cervello, il midollo spinale, l’utero gravido, i testicoli e gli occhi, dove i virus sono in grado di “nascondere” le caratteristiche esterne che contraddistinguono una cellula infetta, eludendo il controllo del sistema immunitario.
Il meccanismo che sottende tali manifestazioni è complesso ma l’attenzione peculiare verso il Long-Covid potrebbe aprire la strada alla comprensione del perché alcuni siti sono attaccati maggiormente dai virus e sulla possibilità che un’infezione virale naïve possa riattivare infezioni latenti di altri virus. Questo spiegherebbe la differente sintomatologia tra la manifestazione primaria e tardiva dei virus.
Gaia Piccioni
Commissione Scientifica MondoFarmacia
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