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Giugno 20, 2023La farmacia dei servizi tra tradizione e innovazione
Giugno 20, 2023L’ultimo accordo sui presidi per diabetici dispensabili tramite piattaforma webcare (strisce, lancette, aghi, ecc.) risale al 2009. Fu un accordo estremamente vantaggioso per le farmacie della nostra Regione in quanto riportava in convenzione i presidi diabetici fino ad allora distribuiti in diretta.
L’accordo attuale non ci è sembrato solo peggiorativo rispetto al precedente ma assolutamente penalizzante in quanto porterà ad una riduzione veramente importante degli utili per la dispensazione di tali presidi oltre ad un aumento del lavoro in farmacia rispetto a prima perché essendo tali prodotti inseriti in distribuzione per conto saranno dispensati in due passaggi diversi così come avviene per tutti i farmaci in DPC.
Dobbiamo anche considerare il contesto in cui è stato stipulato il nuovo accordo. Siamo in una PANDEMIA, con molte farmacie in grave difficoltà economica, SOLO NEI PRIMI 3 MESI DI QUEST’ANNO ABBIAMO PERSO IN MEDIA IL 15% CIRCA DI FATTURATO senza considerare le difficoltà economiche relative all’anno 2020 e con questo accordo siamo l’UNICA CATEGORIA SANITARIA ad essere fortemente penalizzata nel rapporto con il SSN con oneri burocratici ed amministrativi sempre più numerosi e pressanti. Come non pensare, a puro titolo di esempio, tra le altre mille incombenze quotidiane che limitano la nostra attività professionale, che siamo ancora costretti a stampare le ricette SSN in farmacia digitando spesso numeri e codici dai telefonini dei pazienti?
Infine, al contrario di tamponi e vaccini Covid che non tutte le farmacie possono erogare per vari motivi, compresi quelli logistici e i cui fattori positivi sono limitati al periodo pandemico, questo accordo rappresenterà, purtroppo, una riforma strutturale a carico di tutte le farmacie i cui effetti negativi proseguiranno negli anni futuri.
Siamo consapevoli che la farmacia sta evolvendo, che il nostro ruolo non potrà essere più limitato alla dispensazione del farmaco, che collettività ed Istituzioni vogliono da noi un presidio sanitario diverso, integrato nel SSN con nuove funzioni e nuove responsabilità. Ma siamo altrettanto convinti che questo percorso non possa prescindere da una formazione che coinvolga necessariamente Università, Istituzioni, ed organizzazioni di categoria a tutela della nostra immagine e della nostra professionalità. E se ad alcuni importanti servizi aderiscono non più del 30-40% delle farmacie, venendo meno quindi quella rappresentatività determinata dalla capillarità che costituisce la nostra arma più importante, riteniamo che il Sindacato debba porsi assolutamente alcune importanti riflessioni.
Non siamo favorevoli in nessun caso al ritorno alla distribuzione diretta di tali presidi che rappresenterebbe un passo indietro rispetto al passato ma neanche a questo accordo per i motivi appena riferiti e chiediamo al Consiglio di Federfarma Roma di mettere in atto tutte le azioni sindacali possibili per tutelare le farmacie della nostra Regione.