Farmaci irreperibili: tante belle parole ma la situazione non cambia, anzi peggiora…
Giugno 1, 2023Accordi commerciali e Convenzioni
Giugno 4, 2023Come i colleghi ricorderanno quando fu emanato, dall’allora Ministro Guidi, il DDL concorrenza tutte le nostre organizzazioni professionali concentrarono la loro attenzione, nelle dichiarazioni e (presumiamo) anche nella loro attività parlamentare, unicamente nella tutela e difesa della fascia C in farmacia, dimenticando (o fingendo di dimenticare…) che il provvedimento governativo introduceva una mazzata altrettanto spaventosa per le farmacie, in particolare per le più piccole e per quelle rurali: l’ingresso del capitale in farmacia. Da allora, come ricorderanno i colleghi, su tale tematica, così importante per il futuro, non solo delle farmacie ma di tutto il sistema che rischia una deriva commerciale irrefrenabile, abbiamo assistito ad un silenzio tombale da parte delle nostre organizzazioni di categoria. Mentre alcuni volenterosi colleghi tentavano di manifestare la loro grande preoccupazione per quanto stava accadendo con i mezzi a loro disposizione ( e cioè i social e qualche intervista strappata a fatica a qualche giornale di categoria non allineato…) i nostri rappresentanti di categoria si limitavano a qualche “ni” quando addirittura non si lanciavano a dichiarazioni del tipo “vedrete che il capitale rappresenterà una grande opportunità….”. Finalmente adesso assistiamo a qualche movimento: la Fofi dimostra la sua contrarietà (ci viene sempre il dubbio, visto che i nostri due massimi rappresentanti sono anche parlamentari nell’opposizione a questo governo se tali dichiarazioni provengono dal politico o dal rappresentante dei farmacisti…), mentre FederFarma (udite, udite!) è “parzialmente” soddisfatta dal famoso paletto del 20% introdotto dal Senato. Ma oramai è tardi e i buoi non solo sono scappati dalla stalla ma si stanno organizzando in massa per il prossimo, oramai sicuro, shopping di farmacie…
Di seguito le ultime dichiarazioni di Fofi e FederFarma:
FEDERFARMA: Tale modifica recepisce parzialmente le richieste avanzate da Federfarma a più riprese, già a partire dall’esame alla Camera dei Deputati, di introdurre limitazioni al possesso di farmacie da parte di grandi gruppi, con l’obiettivo di evitare la formazione di posizioni dominanti che possano mettere in difficoltà le singole farmacie.
FOFI: la Fofi conferma la sua contrarietà all’ingresso delle società di capitali nella gestione delle farmacie per l’impatto che questo può avere sulla continuità del servizio offerto fino a oggi ai cittadini dalla rete delle farmacie indipendenti, sull’autonomia professionale e le prospettive occupazionali dei farmacisti e infine perché controproducente ai fini dello stesso concetto di concorrenza».